Convegno sul progetto d’indagine volta a riscoprire l’olivo autoctono di Cartoceto
Genetica ed ulivi, un’alleanza al servizio dell’indagine storica. E, forse, del futuro dell’olivicoltura nell’areale DOP Cartoceto. Queste, in sintesi, le tematiche che saranno affrontate nella giornata di domani a Cartoceto, dalle ore 10, presso la Sala Consiliare del Palazzo del Popolo, nel corso di una tavola rotonda promossa dal Cav. Vittorio Beltrami con la collaborazione della Pro Loco e dell’amministrazione comunale.
Tra i relatori e gli ospiti, lo stesso Vittorio Beltrami (ideatore del progetto), Franca Gambini (Accademia Agraria di Pesaro), Chiara Fiorucci (vicepreside I.I.S. “A. Cecchi” di Pesaro), Matteo Andreoni (Assessorato alla Cultura del Comune di Cartoceto) e gli esperti dell’Università Politecnica delle Marche, nonché i rappresentanti dei Comuni, delle Pro Loco e dei produttori dell’areale DOP Cartoceto.
L’obiettivo del progetto è quello di condurre una ricerca genetica – ampelografica – sugli ulivi storici del nostro territorio, volta ad individuare le specifiche varietà autoctone e a tutelarle dal rischio di contaminazioni da parte di specie non native. Particolare attenzione verrà rivolta agli esemplari più vecchi, in alcuni casi secolari, presenti nelle varie aree oggetto della produzione del nostro celeberrimo olio extravergine.
Il futuro dell’ulivicoltura e della sostenibilità della filiera produttiva potrebbero quindi passare attraverso la ricerca genetica, allo scopo di riscoprire, preservare e promuovere l’olivo autoctono di Cartoceto. E diffonderlo, in modo tale che chi volesse piantare una semplice pianta nel proprio giardino o desiderasse addirittura creare un suo uliveto, abbia la possibilità – e la certezza – di utilizzare innesti prelevati dalle varietà autoctone e non da quelle “straniere”, oggigiorno spesso importate da altre regioni ed introdotte con noncuranza dal mercato ortofrutticolo.