Mario Dondero, nato a Milano il 6 maggio 1928 (ma di origini genovesi), è stato uno dei più affascinanti fotografi contemporanei.
Giovanissimo partigiano nella Val d’Ossola, si è accostato molto presto al giornalismo, prima scritto poi fotografico.
Nei primi anni ’50 è stato collaboratore di quotidiani quali “l’Unità“, “l’Avanti“, “Milano Sera“, “Le Ore“. Come formazione, si definiva un “giamaicano“, dal nome del celebre “Bar Jamaica“, punto di incontro dell’intellighentia post-bellica milanese, frequentato da personaggi quali Ugo Mulas, Camilla Cederna e altri.
Trasferitosi a Parigi, ove collaborò con “L’Espresso“, “L’Illustrazione Italiana“, “Le Monde“, “Le Nouvel Observateur“, frequentò e ritrasse scrittori ed intellettuali di fama mondiale: Nathalie Serraute, Samuel Beckett, Alain Robbe-Grillet, Calude Mauriac, Claude Simon, Jerome Lindon, Robert Pinget e Claude Ollier, animatori del gruppo di scrittori del “Nouveau roman“, per i quali scattò nel 1959 una famosa foto di gruppo. Molto noti i suoi ritratti di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas, Orson Welles, Jean-Paul Sartre, Alberto Moravia e Giorgio Gaber.
Poliedrico ed eccentrico, il suo maggiore interesse era per le vicende umane e sociali del mondo contemporaneo. Fu in Africa, Asia, America Latina, ovunque vi fosse da documentare la lotta degli uomini contro le ingiustizie del potere e contro ogni guerra. Nel 2008 a Macerata gli è stata conferita la laurea honoris causa quale riconoscimento per il suo talento artistico e creativo nel mondo della fotografia e per il suo impegno civile.
A Cartoceto, Mario Dondero arrivò nel 2004-05 per un reportage su questo piccolo centro marchigiano, del quale intuì subito l’anima ed il genius loci, ritraendo con una serie di scatti memorabili la profonda bellezza di questo territorio e delle genti che lo abitano. Una serie di fotografie originali Dondero le ha donate al Comune di Cartoceto e sono ora esposte in una mostra permanente presso il Teatro del Trionfo.
Malato da tempo, Mario Dondero si è spento a Petritoli, in provincia di Fermo, il 13 dicembre 2015.